OTTONE PESANTE DOOMOOD

Pubblicato il 28/12/2020 da Radio Centro Fiuggi

Entrare nel mondo degli OTTONE PESANTE, significa gettarsi in un lago di pece nera musicale, fatto di profondità doom, metal jazz, sperimentali, black metal, oscure e rilucenti.

Il terzetto italiano, composto da batteria, tromba e trombone, offre un album che spiazza ma riesce a mettere tutti d’accordo sulla qualità della proposta e sulla bravura compositiva dei suoi membri.

Sonorità introspettive, che mi hanno riportato alla mente anche i Sopor Aeternus (come in Tentacles, con il featuring di Sara la cantante dei Messa), echi alla John Zorn (Distress), evocazioni ancestrali ed epiche, filmiche (Coiling of the…), sfuriate rabbiose black metal (Serpentine Serpentone con il feat. del cantante degli Abaton) fino a toccare lidi quasi drone (Grave), si avvicendano nell’ascolto, lasciando in balia di un’imbarcazione possente, compatta, che non scricchiola mai, qualunque sia la rotta percorsa.

C’è poco da dire su questo magnifico album, vero tributo alla ricerca musicale, all’espressione artistica e al desiderio di libertà che alberga dentro gli OTTONE PESANTE.
Va goduto, ascoltato, consumato.
Nella sua schiacciante presenza, DOOMOOD è un unicum di assolutezza dalle prigionie imposte oggi dal mondo e dalle sue incarnazioni ridicole di artisti e critici musicali.
DOOMOOD è una rivoluzione a cui scegliere di partecipare per non restare impantanati in un mondo di carta bagnata.

ALex

Back In Black
Ogni venerdì alle 22.30 su RCF 101.8


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